La ricercaResearch
Come la serialità diviene sinonimo di originalità ed in collaborazione con philos & sophia contribuisce alla creazione di un linguaggio in un percorso di ricerca senza soluzione di continuità.
In sintesi l’evoluzione di un percorso artistico volto alla ricerca di un linguaggio originale e contemporaneo dove la produzione seriale, di singoli elementi rifiniti manualmente è divenuta elemento costitutivo di una forma di comunicazione inedita. Da un punto di vista concettuale le mie opere prendono forma dall’analisi di singoli elementi generali per arrivare ad una conclusione unitaria determinata, che ho ritenuto di sintetizzare attraverso il processo di unificazione, per giungere all’essenza, il tutto, rappresentato dall’opera compiuta. Nel loro divenire pixel e file vettoriali, singoli elementi generali, sono la mia personale trasposizione dell’immagine tecnologica in arte.
La ricerca artistica, partita alla fine degli anni 90’ con tracce di figurativo su supporti trasparenti come ad esempio il vetro, permetteva di vedere quella parte di superficie del colore che altrimenti non si sarebbe potuta vedere con i tradizionali supporti. Durante il percorso di ricerca, l’approdo all’informale ha significato, soprattutto, uno studio sul colore, perché il segno non rispondeva all’aspettativa di un linguaggio originale. Successivamente nei primi anni del 2000, la problematica di una pittura oramai “consumata e piatta” ha stimolato la ricerca a trovare una soluzione giunta attraverso l’approfondimento di una forma d’arte contemporanea: la fotografia ed in particolare delle particelle “informali” costituenti il suo prodotto finale i pixel.
La forma geometrica del pixel ha permesso poi, attraverso una personale trasposizione di tale unità, di dare soluzione al problema della tridimensionalità con l’utilizzo di solidi in legno: cubetti e parallelepipedi. L’assemblaggio ed il rivestimento con tela di cotone di detti solidi assume un carattere simbolico di custodia di un bene da preservare: il ricordo ed il sapere. La ricerca, quindi, ha preso una direzione decisamente più profonda indagando, oltre alla sfera emozionale, anche l’aspetto conoscitivo. Le rimembranze degli studi di letteratura, ma soprattutto di filosofia, psicologia e nello specifico della corrente gestaltica divengono degli input fonte di continua ispirazione.
L’attenzione alla tecnologia ed in particolare alla grafica vettoriale ha permesso di ampliare, sempre attraverso una personale trasposizione tridimensionale di tali file (costituiti da linee di simboli), con nuovi elementi da inserire nella ricerca: la riga ed il filo permettendo di dare forma a concetti difficilmente riproducibili con i soli solidi. La sagomatura della riga ha reso possibile anche la creazione di profili fisionomici, dando un tocco di umanesimo alla produzione artistica che, essendo geometrica, poteva sembrare apparentemente fredda e razionale. L’utilizzo di specifici programmi di disegno tecnico rendono il computer uno strumento indispensabile di progettazione per le lavorazioni con sofisticate macchine dotate di taglio laser permettendo così di ampliare la gamma di materiali e supporti a disposizione. Nuovi mondi e nuovi scenari si sono aperti.
Dal 2012 sono nati nuovi cicli di opere in metacrilato a carattere prevalentemente geometrico e recentemente un nuovo concept ha dato inizio ad un importante ciclo legato al concetto Philos ed alla psicanalisi freudiana dove la serialità dei fili, che caratterizzano le opere, si fonde con la struttura portante in metacrilato che diviene parte “attiva” dell’opera stessa. L’impronta della produzione artistica, per l’utilizzo di un ristretto numero di elementi materiali, utilizzati nell’evoluzione della ricerca che trovano riferimenti anche in alcune importanti correnti artistiche, come minimalismo ed arte programmata, si distingue oltre che per l’originalità compositiva, anche per la sua genesi concettuale di custodia per la preservazione di ricordi e conoscenze.
Ne consegue che le singole opere si tingono di una ben precisa matrice filosofica con riferimento al suo originale significato greco: philos amore sophia sapienza di cui ne sono testimonianza materiale.
As the serial becomes synonymous of originality and in collaboration with philos & sophia contributes to the creation of a language in a search path without solution of continuity.
In summary, the evolution of an artistic view direct to the search of an original and contemporary from the analysis of general individual elements to arrive at a determined unitary conclusion, that I decided to synthesize through the process of unification, to reach the essence, the whole, represented language where the serial production of individual elements finished by hand has become a constitutive element of a novel form of communication. From a conceptual point of view my works take shape by the finished work.
In their becoming, pixel and vector file, individual general elements, are my personal transposition of the technological image in art.
The artistic research, which started in the late ’90 with traces of figurative on transparent media such as glass, allowed to see that part of the surface of the color that otherwise you would not have been able to see with traditional media. During the course of research, the landing to informal meant above all a study of the color, because the sign did not meet the expectation of an original language. Then in the early 2000s, the issue of a painting by now “worn and flat” has stimulated the research to find a solution reached through the deepening of a form of contemporary art: photography and in particular some “informal” particles forming his final product, the pixels.
The geometric shape of the pixels has allowed then, through a personal transposition of that unit, to give solution to the problem of three-dimensionality with the use of wooden solid: cubes and parallelepipeds. The assembly and covering with cotton cloth of said solid assumes a symbolic feature of custody of an asset to be preserved: the memory and knowledge.
The research, therefore, has taken a direction decidedly deeper investigating, in addition to the emotional sphere, also the cognitive aspect. The recollections of the studies of literature, especially of philosophy, psychology and specifically the gestalt current, become the input source of continuous inspiration.
The focus on technology and in particular on vector graphic allowed to expand, always through a personal three-dimensional transposition of these files (made of lines of symbols), with new elements to be included in research: the line and the wire allowing to give shape to concepts hard to reproduce with the only solids. The shape of the line has also made possible the creation of physiognomic profiles, adding a touch of humanism to the artistic production, which being geometric could have seemed cold and rational apparently. The use of specific technical design programs make the computer an indispensable design tool for working with sophisticated machines equipped with cutting laser allowing it to expand the range of materials and supports available. New worlds and new scenarios have opened.
Since 2012, new cycles of predominantly geometric methacrylate works emerged and recently a new concept has initiated an important series tied to the Philos concept and to the Freudian psychoanalysis where the seriality of the wires, featuring the works, merges with the backbone in methacrylate which becomes “active” part of the work. The mark of the artistic production, for the use of a limited number of material elements used in the evolution search that are also references in some important current, as minimalism and programmed art, it is distinguished not only for the original composition, but also for its conceptual genesis of custody for the preservation of memories and knowledge..
As a result, the individual works are tinged with a definite philosophical matrix with reference to its original Greek meaning: philos love sophia knowledge of which they are material witness.